Il taglio bordolese: un connubio di convenienza
(ma senza nulla di cruento)
Merlot e Cabernet promessi sposi. I vitigni storici di Bordeaux, primedonne indiscusse in rosso del mondo del vino, costituiscono infatti l’unione perfetta in campo vinicolo, il blend leggendario per antonomasia. Questo perchè la carnosa e fruttata morbidezza del Merlot fonde benissimo con la struttura “ossuta†e potentemente tannica del Cabernet (in particolare il Cabernet Sauvignon). Una fusione talmente ben riuscita da aver messo in secondo piano, nei secoli, gli altri due vitigni rossi tipici del Bordeaux: il Malbec, fruttato e di veloce maturazione, ed il Petit Verdot, tannico, robusto e lento a maturare anche di più dei Cabernet Sauvignon e Franc. E ancora più speziato.
Ma quello che nei fatti è un connubio organoletticamente ben riuscito è solo l’effetto di una necessità dettata da una esigenza molto più “terra terraâ€, e cioè quella di avere nel vigneto due vitigni dai tempi di maturazione ben diversi.
A Bordeaux (e in tutto il resto del mondo vinicolo) infatti il Cabernet (sia Sauvignon che Franc, con quest’ultimo leggermente più precoce) matura quasi un mese più tardi del Merlot, fornendo al viticoltore la possibilità di portare in cantina partite di uva in tempi ben distanziati, ed all’enologo quella di modulare al meglio le quantità di vino base per il taglio, ovvero l’assemblaggio, finale. Per questo motivo nelle migliori annate, che sono in sostanza quelle in cui il tempo “regge†più a lungo, il vino propone una predominanza di Cabernet, e in quelle più “piccole†e difficili prevale il Merlot.
Un connubio di convenienza dunque, risultato poi vincente anche nel bicchiere. Ma talmente ben riuscito da essere assurto negli ultimi venti anni a modello negativo di vino rosso dal gusto “internazionale†(che consiste in un colore molto intenso, una grande struttura, delle note di vaniglia e cioccolata provenienti dall’invecchiamento in legno in evidenza).
Dateci retta: si tratta di una fama del tutto immeritata. Le (molte) discutibili interpretazioni di cantina alle quali i vini provenienti da Merlot e Cabernet sono sottoposti in giro per il Mondo nulla tolgono al grande valore organolettico di questi due vitigni. Ed alla indiscutibile capacità di regalare spesso bottiglie di carattere unico e indomabile.
Bibliografia:
Dewey, Marcam Jr., et al., Bordeaux, La storia dei Grands Crus Classés 1855-2005, Tommasi, 2007;
Jefford, Andrew, The New France, Mitchell Beazley, 2002.
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