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Origini.
Conosciuto anche con il nome di Pignatello, questo vitigno autoctono siciliano ha origini antichissime, addirittura precedenti a quelle del Nero d’Avola. Coltivato da lungo tempo nella zona occidentale della Sicilia, dove veniva prevalentemente impiegato nella produzione del Marsala Ruby, nel corso degli ultimi decenni il Perricone si è notevolmente ridotto, risultando ora quasi a rischio di scomparsa.
Diffusione.
Il Perricone viene coltivato in Sicilia in alcune zone in provincia di Palermo, dove dĂ origine, in associazione ad altre uve, alla DOC Monreale. Se ne conosce una sporadica presenza anche ai piedi del Vesuvio.
Ambiente.
La Doc Monreale prende il nome dall’omonimo Comune in provincia di Palermo, e la sua area di produzione è situata in un vasto territorio nell’ambito di questa stessa provincia. L’ambiente, prevalentemente collinare, gode di un buon clima, mitigato dalla vicinanza del mare e dalla presenza di una costante ventilazione.
Storia.
Costituita recentemente, alla fine del 2000, la DOC Monreale si declina in un’ampia serie di vini bianchi, rosati e rossi ricavati dalle principali varietà autoctone ed alloctone.
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